Le tinture per capelli sono davvero sicure per la salute o presentano rischi nel lungo periodo? Tutto quello che bisogna sapere.
L’utilizzo delle tinture è largamente diffuso tra donne e uomini, perché consentono di modificare o migliorare il colore naturale della capigliatura o di nascondere i capelli bianchi.
Esistono sostanzialmente tre tipi di coloranti per capelli a uso cosmetico: le tinture temporanee (che vanno via con un semplice shampoo), le tinture semipermanenti (che scompaiono dopo circa sette-otto lavaggi) e le tinture permanenti (colorano il capello in maniera definitiva, tramite un processo di ossidazione).
I prodotti che vengono messi in commercio sono quasi tutti sicuri per la salute, ma ci sono due sostanze che continuano a destare timore. Si tratta della parafenilediamina e della formaldeide. Quali effetti collaterali presentano? Sono davvero cancerogene?
L’utilizzo di tutti i prodotti che possono essere potenzialmente cancerogeni sono regolamentati da un’apposita normativa. In particolare, l’impiego della formaldeide, un lisciante chimico, è oggetto del Regolamento n. 1223/2009 del Parlamento Europeo, che ne stabilisce il divieto.
Questa sostanza è stata inclusa dall’IARC nella lista dei prodotti cancerogeni. La percentuale di formaldeide ammessa non deve superare lo 0,2%, perché può provocare gravi irritazioni alle mucose e agli occhi. La parafenilediamina, invece, anche se non è stata formalmente contrassegnata come cancerogena dall’IARC, deve essere usata in piccole dosi e per brevi periodi, per non creare danni all’organismo.
Di conseguenza, entrambi i prodotti possono essere potenzialmente impiegati nelle tinture dei capelli, perché per legge deve essere indicata la loro concentrazione. In caso contrario, si tratta di prodotti contraffatti e, quindi, da evitare. Occhio sempre alle indicazioni riportate sulla confezione; se non è presente la descrizione del prodotto o non è chiara sarebbe opportuno evitarlo.
Le possibili problematiche legate alle tinture per capelli, dunque, non sono riconducibili al loro potenziale effetto cancerogeno, perché tutti i prodotti in commercio devono rispettare le normative e, quindi, possono essere considerati sicuri.
I pericoli possono essere legati a eventuali reazioni allergiche, come le dermatiti. Queste si verificano, ad esempio, quando il prodotto rimane per troppo tempo a contatto con il cuoio capelluto, infiammandone il follicolo pilifero e incrementando il rischio di caduta. Basterebbe sciacquare per bene la tinta al termine della posa ed eliminare tutti i residui.
Per i soggetti più fragili, come i pazienti oncologici che stanno effettuando o hanno terminato cicli di chemioterapia, radioterapia o terapia ormonale, e le donne in gravidanza, sarebbe preferibile optare per prodotti alternativi alle tinture permanenti, come l’henné (che è formato da pigmenti naturali) o scegliere prodotti vegetali e privi di ammoniaca o perossido di idrogeno.
Michelle Hunziker ed Elisabetta Canalis protagoniste di una lite fuorisa. Ma cosa succede tra le…
Il principe Harry avvistato in stato confusionale, sbaglia diverse volte la strada di casa e…
Lutto a Uomini & Donne, ferme le registrazioni del programma di Maria De Filippi: il…
Come sembrare dieci anni più giovane? Basta preparare in casa una soluzione naturale, sfruttando alcuni…
Da giovane era l’idolo di tutte le donne, ma anche oggi resta un sex symbol:…
Maria De Filippo non smette di sorprendere. Stavolta si parla di un colpo grosso: ecco…